____________________
Enfisema polmonare. Ecco cosa c'è dietro l'aspetto sempre più debole ed emaciato di Amy Winehouse. Gli esami clinici cui è stata sottoposta la cantante inglese dopo l'ennesimo malessere, hanno evidenziato la patologia polmonare. Preoccupato il commento del padre Mitch: "La malattia è difficilmente curabile, i dottori hanno avvertito Amy, se continuerà a fare una vita sregolata e a fumare crack rischia di morire. L'enfisema rende difficile respirare, figuriamoci cantare e affrontare tournée.
Al capolinea - Per la Winehouse, appena 25enne, la malattia sembra essere la penultima tappa di un percorso autodistruttivo tra droghe, sbronze e problemi ripetuti con la legge. Potrebbe saltare il festival di Glastonbury e il concerto a Hyde Park per il novantesimo compleanno del leader anti-apartheid Nelson Mandela, ha ammesso il suo portavoce. "E' stato terribile" ha detto alla stampa il paldre della cantante, "l'ho vista seduta in corsia con una mascherina in viso, come una vecchia. Mi dicono che ha già ridotto la sua capacità polmonare del 70%".
Arrestati gli spacciatori - Qualche giorno fa Scotland Yard ha messo in manette John Blagrove e Carla Burton nella zona londinese di Hackney. I due spacciavano abitualmente cocaina e mdma (metanfetamina parente stretta dell'ecstasy) di cui la cantante ha fatto più volte uso. Reduce da uno scandaletto dopo che alcune sue foto a seno scoperto e un video in cui cantava una canzoncina vagamente razzista sono stati diffusi sul Web, Amy Winehouse sarebbe in procinto di trascorrere un periodo in un centro di disintossicazione in Israele. Ad averla spinta a questa decisione è stata anche la disastrosa esibizione live a Lisbona, in cui una irriconiscibile Amy, barcollante e con pochissima voce, ha concluso il deludente conerto tra i fischi della folla. Suo marito Blake Fielder-Civil, in carcere da settimane, si è dichiarato colpevole di aggressione e rischia cinque anni di detenzione.
FONTE
____________________
Come ci vuole poco per rovinare il talento e se stessi....
Nessun commento:
Posta un commento